ULTIME (extrait)
Già ramaglia stecchito mi spezzo
avvampandomi di odori
frasche di tigli e spezie
nel braciere di carne avvilita che affanna
le fiamme a stracci,
età di desolazione e di infimo
sobbollire del sangue che mi smuove
le gambe sconnesse e gli occhi di orbo
cantore antico quale mi ravviso
ancora a fronte alta
per assaporare la perpendicolare
giovane ferita che separa
l’essere del mulinello esterno di foglie
nel tuo ventro profondo.
21 aprile 2004 / Alfredo de Palchi, Ultime (extrait)